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IL CASO
Ma sono in calo le violenze sugli animali
Anatre cacciate con amo e lenze e lasciate morire dopo una lunga agonia. Cigni strangolati dal filo di qualche canna da pesca lasciato imprudentemente in acqua. I casi di violenza contro gli animali del Parco (spesso frutto involontario di una sbadataggine) non sono fortunatamente numerosi. Nel tabellino dell’ufficio vigilanza del Parco si contano quattro casi, anche se occorre considerare che molti animali feriti vengono raccolti anche da altri volontari (l’Anpana, ad esempio).
«Sì, ma quando ci capita è davvero triste - spiega Tomirotti, coordinatore delle guardie volontarie del Parco del Mincio - come il caso di quelle anatre uccise con ami da pesca. Ovvio che non sono stati pescatori a fare una cosa del genere: lì c’è stato qualcun che ha provato ad attirarle come si fa coi pesci. Poi gli animali sono fuggiti, ma gli ami ingoiati hanno provocato emorragie interne che li ha uccisi».
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Fonte: Quotidiano "Gazzetta di Mantova" del 06/11/2004
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Ultimo agg. 24/05/2005
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